LA FIOM DI LANDINI SI ALLINEA ALLA CAMUSSO, INSUFFICENTI ANCHE LE RISPOSTE DI CREMASCHI


Il 10 Gennaio 2012 si sono svolti i lavori del comitato centrale della Fiom. Sono stati votati due documenti contrapposti, quello del segretario generale Maurizio Landini (approvato) e quello presentato da Sergio Bellavista (sinistra interna Cgil, respinto). E' passata dunque la linea della convergenza di posizioni tra la Fiom e la Cgil. Una posizione di critica al governo Monti ma non di rottura, in sostanza anche Landini riprende la linea concertativa della Camusso. Si rilancia la questione del referendum tra i lavoratori, così come da essi richiesto, per il contratto in Fiat, ma non si dice chiaramente che anche in caso di sconfitta della consultazione non si firmerà comunque l'accordo. Si richiama addirittura l'applicazione dell'allora contestato accordo del 28 Giugno, quello delle deroghe ai contratti collettivi, per fermare l'aggressione della Fiat al contratto nazionale. Infine non sono state previste azioni di lotta reali se non la convocazione di quattro ore di sciopero da svolgersi con diverse modalità a livello locale ed una manifestazione nazionale a Roma per Sabato 11 Febbraio, quando invece sarebbe stato utile legarla ad uno sciopero generale. Noi dell'area classista in Cgil riteniamo ovviamente sbagliata la nuova politica della Fiom inaugurata da Landini, nella convinzione che i lavoratori abbiano dimostrato volontà di lotta, vedi ad esempio gli operai della Fincantieri, e che tale lotta vada portata avanti a spron battuto, unendo i lavoratori in un unico grande sciopero generale con manifestazione nazionale da svolgersi al più presto. Non ci si può sedere al tavolo con un governo che tenta in tutti i modi di scaricare il peso della crisi solo e soltanto sulle spalle dei lavoratori e che non ha più nemmeno briciole da dividere. Riteniamo pertanto insufficienti anche le critiche di Cremaschi (espresse al comitato centrale col documento Bellavista) che si limita appunto a non appoggiare la nuova linea Fiom, per quanto concerne il referendum in Fiat ed i rapporti con Monti, senza però rompere totalmente con la sua direzione e senza indicare azioni concrete di lotta ed opposizione a tale politica.

Noi continuiamo a batterci quindi, per la costruzione di un sindacato veramente conflittuale, veramente dalla parte dei lavoratori, lontano dalle logiche concertative. Invitiamo pertanto la base della Fiom a rompere con la sua direzione e a spingere per la convocazione di uno SCIOPERO GENERALE PROLUNGATO fino alla cacciata del governo Monti.

Appoggiamo ed aderiamo allo sciopero generale del 27 Gennaio 2011, convocato da varie sigle del sindacalismo di base.





Articolo tratto da: Area Classista in Cgil - per il Sindacato di Classe - http://areaclassistacgil.org/
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